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giardinO
deI purI
siamo a fianco dei piu' deboli perchè possano tornare a sorridere












DIDATTICA
I GUANTI ROSSI
Questa è una fiaba moderna con un protagonista che ha un sogno condiviso da molti bambini di tutto il
mondo: fare il calciatore. Vi riuscirà nonostante la sua sordità?
Nella fiaba appare un pizzico di magia condensata in un paio di guanti rossi la cui metafora è evidente.
Il vero nemico presente nella fiaba è la paura della solitudine contro cui il protagonista si trova
costantemente a lottare e che riuscirà a sconfiggere solo imparando a comunicare attraverso i gesti.
Dimitri viveva alla periferia della capitale del Burkina Faso, Ouagadougou, e il suo sogno era quello di fare il calciatore.
Gli sarebbe piaciuto giocare su un campo vero, in una vera squadra con tanto di maglia, calzoncini, calzettoni, scarpe da calcio, e poi con un pallone di cuoio, non con quella palla fatta di stracci che rincorreva con gli altri ragazzi in mezzo alla strada, sempre attento a non essere investito da uno dei tanti motorini che sfrecciavano velocissimi.
Purtroppo c’erano due ostacoli che gli impedivano di realizzare il suo sogno...
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DIDATTICA
LE LACRIME DEL COCCODRILLO
La fiaba vede una piccola protagonista sorda alle prese con l’iperprotettività della Regina, la scetticità della gente e l’arroganza di chi pensa che la forza sia l’unica soluzione ad ogni problema.
Ad essi la piccola sorda contrappone la cultura e la gentilezza così che quello che inizialmente appare come un “mostro” si rivela un essere desideroso di affetto e capace di slanci generosi, mentre la sordità costitusce una preziosa alleata contro ogni paura.
In un villaggio molto lontano, là dove il sole andava a nascondersi per lasciare il posto alla luna, vi era la regina Marguerite che aveva a lungo governato saggiamente il suo popolo.
Ora però si era gravemente ammalata e sembrava sul punto di morire.
Fu mandato a chiamare un famoso stregone che, dopo averla a lungo osservata, disse:
“Purtroppo la regina sta molto male e tra tre lune morirà”.
Tutti gli abitanti del villaggio, a sentire queste parole, caddero nella disperazione: le donne piangevano e gli uomini, non sapendo cosa fare, chiesero allo stregone se esistesse qualche rimedio, qualche medicina magica che potesse salvare la vita della loro amata regina...
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DIDATTICA
IL GUERRIERO PIU' FORTE DEL MONDO
Il racconto sfata il concetto che vede la sordità come un ritardo globale che intacca l’intera persona.
Il protagonista sordo, una sorta di Sherlock Holmes, viene chiamato a risolvere una situazione dove altri hanno già miseramente fallito.
Sarà la sua intelligenza, il suo acume, il suo abile uso dei sensi, a farlo riuscire dove gli altri avevano desistito.
Un giorno un piccolo bruco, stanco di strisciare sulla calda terra, giunse ad una caverna e, per trovare un poco di sollievo, entrò e andò a nascondersi nell’angolo più buio.
La caverna era la tana di una iena, che in quel momento era fuori a caccia.
Quando la iena fece ritorno, giunta sull’ingresso, sentì un piccolo rumore all’interno della sua casa e si fermò, drizzando le orecchie.
Chi era entrato nella sua tana? Forse qualche animale la stava attendendo nel buio pronto di divorarla?
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DIDATTICA
In questa fiaba vengono affrontati i temi dell’ingiustizia e del pregiudizio nei confronti della sordità.
Può un giovane divenire legittimamente Re anche se non ode le parole e i suoni? Il protagonista ci dimostra che la lealtà, la bontà d’animo e la generosità possono sconfiggere ogni inganno.
Inoltre, in questo racconto appare, quasi inaspettato, un valore cristiano molto raro nelle fiabe di tutto il mondo: il perdono.
IL NUOVO RE
In un villaggio lontano lontano, là dove sorge il sole, il Re Geremia e i suoi consiglieri anziani erano seduti tutt’intorno per un’importante discussione.
“È alla fine della vecchia corda che si tesse quella nuova, ” disse il Primo Consigliere. “Tu, o mio Re, ormai sei stanco, è ora che indichi chi ti debba succedere alla guida del nostro popolo”.
Dovete sapere che il Re aveva tre figli, avuti da altrettanti mogli: il suo primogenito, Roland, era nato dalla sua prima moglie, l’amata Mapi, che purtroppo era morta nel darlo alla luce.
Roland era forte, ubbidiente, intelligente ma anche sordo. Era cresciuto bene all’ombra del padre-re, che aveva voluto che imparasse a leggere e scrivere e ad esprimersi nella lingua dei segni.
A lui certamente sarebbe spettato il trono, perché questa era la naturale legittima scelta che il sovrano avrebbe dovuto compiere.
Ma ecco che un giorno si avvicinarono le altre due mogli...
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DIDATTICA
I SETTE GUERRIERI DELLA PIOGGIA
Favola ecologica con l’uomo che rompe l’antico equilibrio tra le forze della natura.
Sarà il più piccolo dei guerrieri, il più disarmato, quello che appare come il più debole nel suo essere
sordo, a compiere quel gesto che ristabilirà l’equilibrio spezzato.
Anche in questa fiaba la sordità rappresenta un prezioso alleato che, unitamente alla generosità d’animo,
porterà il piccolo protagonista al successo
Ogni anno al villaggio di Hairaidougou (“il villaggio della felicità”), alla fine del raccolto, il capo tribù dava una grande festa a cui erano invitati tutti gli abitanti.
C’era da mangiare e da bere e poi si susseguivano canti e danze fino al mattino.
La festa era già cominciata da alcune ore, quando entrò nel villaggio una vecchia coperta da un mantello tutto stracciato che le nascondeva parte del volto, mentre l’altra parte restava nell’oscurità.
Senza dire una parola si avvicinò a coloro che stavano festeggiando e, tendendo un braccio ossuto, porse una vecchia ciotola chiedendo col gesto che gli fosse data da bere un poco d’acqua.
La musica cessò, poiché l’apparizione aveva turbato tutti i presenti.
Si fece avanti un contadino che disse: “Vattene vecchia! Questa festa è riservata alla nostra tribù, non sono ammessi stranieri!” e con un colpo della mano le fece cadere a terra la ciotola, che si ruppe...
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DIDATTICA
L'UCCELLO DALLE PIUME DORATE
Fiaba che affronta anche altri argomenti oltre alla sordità che qui appare come scudo contro le parole
ingannevoli e i falsi sogni.
Nella favola la discriminazione tra i generi che porta alla ribellione delle donne produrrà come risultato la
creazione di un nuovo equilibrio dove la parità tra tutti gli esseri è totale. Uomini e donne, giovani e
anziani, udenti e sordi, compaiono nel finale uniti nel reciproco rispetto.
In un villaggio lontano, in un paese chiamato ora Burkina Faso, si svolgeva un tempo il mercato più bello di tutta l’Africa.
Chi vi si recava trovava tutto quello che cercava: c’erano grandi caschi di banane, splendide papaie, i manghi più succosi del mondo e poi sorgo, riso, mais, okra della migliore qualità. Veniva offerta ai compratori carne alla griglia di tutti i tipi: pollo, maiale, manzo, capra e poi pesci dai colori incredibili. Chi aveva sete poteva acquistare limonate allo zenzero e alla menta, tamarindo, bissap e frutti del baobab...